Il fascismo è finito il 25 aprile 1945
Mimmo Franzinelli
Il fascismo è finito il 25 aprile 1945
(Fact Checking: la Storia alla prova dei fatti)
Editori Laterza, Bari-Roma, 2022, pagine 157, euro 14,00
Saggio storico divulgativo sintetico, rigorosamente documentato
su un’ampia bibliografia posta alla fine di ogni capitolo, privo di
illustrazioni e di Indice dei Nomi.
L’ininterrotta sequela di aggressioni che il fascismo attuò contro
altri Stati sovrani, con l’appoggio decisivo del re, creò in Italia una
mentalità nazionalista fanatica che si esplicò anche nel dopoguerra
in una serie di sentenze penali che per l’Autore “costituiscono un
esempio scandaloso della continuità dello Stato” totalitario
fascista.
Nel paragrafo “Gli esiti dell’amnistia Togliatti” si spiega come tale
legge consentì a giudici fascistoidi di annullare “metodicamente”
numerose sentenze di condanna contro repubblichini responsabili
di stragi, deportazioni e torture, sia politiche sia razziali.
Nel paragrafo “Poliziotti e prefetti dall’uno all’altro regime” si
affermano chiaramente le responsabilità del ministero dell’Interno
e della NATO nelle stragi degli anni ’60, ’70: l’UAR, Ufficio Affari
Riservati era “una specie di OVRA” creato nel detto ministero per
fare “schedature, infiltrazioni, attività coperte” ecc.
In barba alla Costituzione i questurini interrompevano qualsiasi
evento anche musicale dove si satireggiasse su di loro, come
accaduto al Festival Palermo Pop del 1970 ai danni dell’artista
Franco Trincale, poi divenuto famoso per le sue satire contro
Berlusconi.
Pierino Marazzani, giugno 2022