Suore che si comportano male
C.A. Monson
Suore che si comportano male
(Storie di magia, sesso e incendi nei conventi medievali)
Il Saggiatore, Milano, 2022, pagine 330, euro 24,00
Saggio storico ben documentato, ricco di note bibliografiche poste alla fine
del libro, in copertina foto sgranata di una suora orante.
Il testo è privo di Indice dei Nomi e di illustrazioni, non ci sono
riproduzioni di foto di documenti d’epoca.
Sebbene il testo sottotitoli di “conventi medievali” in realtà i fatti storici
citati sono relativi all’Età Moderna in quanto vanno dal 1584 al 1735.
Il testo racconta cinque vere storie di monache ribelli italiane ritrovate
negli archivi vaticani e italiani, soprattutto a Bologna, ma anche in parte
minore, inglesi e americani.
Il dramma delle monacazioni forzate e dell’impossibilità di recedere dallo
stato religioso è ben evidenziato nel libro. Negli staterelli italiani preunitari
non era riconosciuto l’ “habeas corpus” per cui le leggi cattoliche in
materia monacale prevalevano sui diritti dell’individuo: le autorità civili
catturavano le monache fuggitive anche se non volevano più tornare in
convento, pure i complici rischiavano pene severissime oltre alla
“scomunica automatica”.
Il testo conferma l’esistenza di locali appositi in cui venivano relegate le
religiose ribelli: “la monaca fuggiasca languiva nella sua cella”. Ogni
diocesi aveva sue proprie forze di polizia, sia contro gli eretici, sia contro
preti complici in evasioni dai conventi come effettivamente avvenuto a
Bologna: “L’arcivescovo inviò immediatamente i suoi poliziotti per
arrestarlo ma arrivarono troppo tardi. Don Antonio si era dileguato”.
Gli avvelenamenti fra religiosi, una costante della truce Storia della Chiesa
cattolica, sono emersi anche in questo libro relativamente a certi conventi
femminili : “Durante l’interrogatorio dissero che avevo preparato un
veleno”.
Infine il testo presenta molti riferimenti a teatri, canti e musica di quei
secoli caratterizzati da esacerbata repressione intollerante. Si cita ad
esempio un fanatico frate che attaccava tali espressioni della mente umana:
“Sappiamo quanta zizzania ha seminato il Demonio per mezzo del canto e
della musica…Proseguiva proibendo, pena la scomunica, qualsiasi uso
della polifonia, persino della polifonia sacra, e di qualsiasi strumento
eccetto l’organo”.
Pierino Marazzani, giugno 2023