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La Piovra vaticana

PIPPO GUERRIERI

La Piovra vaticana

LA FIACCOLA EDITORE, Ragusa, 2001, pagine 141, Euro 7,75

E’ un ottimo testo, molto ben documentato, che spazia tra i misfatti clericali degli ultimi decenni. Il clerico-fascismo vi gioca ovviamente un ruolo di primaria importanza dall’Austria all’America latina, dalla Bosnia all’Italia. In Austria il Vaticano ha sponsorizzato l’ascesa del filo-nazista Haider appoggiato dal giornale “di fede e chiesa” “Il tredicesimo”, ultraconservatore e fascista, antisemita e razzista. In America latina i nunzi papali hanno trescato con le più feroci dittature fasciste per accaparrarsi privilegi di ogni genere, hanno coperto stragi ed omicidi ad opera delle forze paramilitari, i cappellani militari erano poi addirittura spesso presenti personalmente alle sevizie degli oppositori, avvallando ogni tipo di barbarie. In Bosnia i frati francescani si sono prestati ai traffici più ignobili, alla spartizione ad uso politico degli aiuti umanitari, hanno concesso alle milizie croate filo-naziste di stabilire il loro quartier generale a Medjugorie, sede del famoso santuario. Alcuni frati sono stati perfino trovati alla guida di camion carichi di armi. Altro che amore per il prossimo, la chiesa è stata nell’ex-Jugoslavia accesa sostenitrice del militarismo xenofobo e quindi va considerata complice dei numerosi massacri ivi verificatisi.

In Italia settori dello stato, tutti composti da cattolici ferventi e praticanti, hanno favorito l’estrema destra fascista all’epoca della strategia della tensione il cui ultimo scopo era favorire un golpe del principe Junio Valerio Borghese, discendente di famiglia papale e lui stesso molto introdotto in Vaticano. Ma anche oggi la galassia tradizionalista-fascista è composta da gruppi filo-cattolici anti-abortisti, visti di buon occhio in Vaticano.

Il capitolo dedicato alle immense ricchezze del Vaticano ne sviscera tutti gli aspetti: la degenerazione che mercifica ogni aspetto del sacro per trarne il massimo utile economico, le enormi somme estorte per concedere beatificazioni e santificazioni, le riserve finanziarie depositate negli USA, le vastissime proprietà immobiliari poste nella città di Roma che non sono mai state utilizzate per i poveri ma sempre e solo per fini speculativi etc. I legami col capitalismo finanziario internazionale sono strettissimi per cui si può definire senz’altro il Vaticano come una multinazionale dedita allo sfruttamento della credulità popolare e del carisma papale. Nel testo si presentano precisi esempi sullo scandaloso mercimonio delle udienze papali. Lo stesso Berlusconi si è da tempo premurato di ingraziarsi il Vaticano aprendo le sue aziende agli investimenti papali con la promessa, garantita dal suo governo, di lauti profitti. Il libro ci spiega il motivo per cui la regina Elisabetta d’Inghilterra, capo della chiesa anglicana, è così amica del papa tanto da essere ricevuta in Vaticano: si servono entrambi dallo stesso finanziere londinese, Lord Camoys.

Le complicità con la criminalità organizzata sono ben evidenziate nel testo: dal telecomando della strage di Capaci fornito da un appaltatore della diocesi di Palermo alla scandalosa sepoltura in una basilica del centro di Roma di un noto boss criminale romano etc.

Il testo è corredato da una bibliografia di 25 testi e 70 articoli e da un doppio indice dei nomi (Calvi, Sindona etc) e delle sigle inerenti al mondo clerical-pontificio (APSA, IOR etc).

Piero Marazzani, aprile 2002