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Gli Ungheresi a Corteno Golgi

Lo storico cortenese Giacomo Bianchi ha sempre sostenuto la veridicità
dell’invasione ungherese in Val Camonica dell’899 da cui sarebbe derivata la
denominazione di Ungheria relativa alla contrada che s’arrampica sul pendio
orientale del poggio di San Martino a Piazza di Corteno Golgi.
Ma l’autorevole storico ignora nei suoi scritti che ci fu un’altra invasione ungherese
nel secolo XIV e quindi, mancando documenti antecedenti a tale secolo che provino
con certezza la denominazione “Ungheria” a Piazza, è impossibile sostenere con
prove documentali a quale secolo risale la curiosa denominazione.
Le prove della presenza di mercenari provenienti dall’Ungheria nel secolo XIV in
Lombardia si possono riscontrare nella Storia di Milano della Treccani: infatti nel
volume V (La Signoria Viscontea) alle pagine 318 e 408 si riferisce del “passaggio
dell’esercito ungherese” in Lombardia nel 1347 nell’ambito dei violentissimi scontri
tra viscontei e papato che si verificarono in Lombardia ed Emilia Romagna. I
Visconti si stavano estendendo troppo in tutta l’Italia Settentrionale e Centrale
minacciando lo Stato Pontificio. Furono quindi inviati nunzi papali ai cantoni
svizzeri, ai Savoia e perfino in Ungheria (pag.473). Il re d’Ungheria inviò quindi ben
10.000 cavalieri ad aiutare l’esercito papale contro i Visconti che furono quindi
scomunicati più volte.
Da quale valico passarono? Il testo non lo dice.
E’ certa comunque la presenza di centinaia di mercenari ungheresi anche a Parma e
Ferrara (pag, 442-443) per raggiungere le quali magari sono passati anche dal passo
del Tonale.
Nel 1372 è però documentato che “300 lance ungheresi” combatterono anche dalla
parte dei Visconti (pag.473).
In tutto questo viavai di magiari è facile pensare che un presidio abbia soggiornato
anche al castello sopra il colle di San Martino.
Sarebbe quindi molto interessante e utili a fini storico-culturali che il nostro Museo
Camuno di Breno e l’Assessorato alla Cultura della Valle Camonica svolgessero
ulteriori ricerche storiche su tale argomento. Inoltre si dovrebbero mettere cartelli
bilingui a Piazza e fare qualche seminario estivo di lingua ungherese a Corteno
sfruttando i benefici del cosiddetto “Credito Formativo” a favore degli studenti
partecipanti.
Pierino Marazzani, agosto 2023