Storia criminale del Cristianesimo
Karlheinz Deschner
Storia criminale del Cristianesimo
TOMO I L’ETÁ ARCAICA (DALLE ORIGINI NELL’ANTICO TESTAMENTO FINO ALLA MORTE DI SANT’AGOSTINO NEL 430)
ARIELE EDIZIONI, Milano, 2000, pagine 479, euro 19,63
E’ il primo di una serie di 10 volumi dotati di una ricchissima bibliografia dedicati alla storia del cristianesimo sotto un punto di vista anticlericale. A 14 anni dalla prima edizione tedesca del 1986 esce finalmente una traduzione italiana, curata da Carlo Pauer Modesti, che dimostra con un’amplissima documentazione che i più grandi misfatti della storia sono stati commessi nel nome di Dio da una perversa casta di sacerdoti, guidati dai pontefici romani.
L’autore è stato più volte intimidito e denunciato anche in tribunale ma ha coraggiosamente continuato la sua meritevole ricerca sui crimini della chiesa cattolica definita “il male fondamentale del cristianesimo”. Il carattere principale del cristianesimo che emerge da questo testo è la sua natura criminosa che lo ha portato a commettere un numero incredibile di nefandezze tale per cui sono appunto necessari ben 10 corposi volumi per raccoglierli tutti. La radice ultima del carattere criminoso del cattolicesimo la si ritrova nelle mostruose efferatezze del clero ebraico precristiano, la cui avidità senza limiti è ben illustrata nel paragrafo “Denaro in abbondanza per Dio – Denaro sacro”. A sua volta il clero cattolico è sempre stato un autentico vampiro che succhiava sangue a tutti gli strati della società tramite decime, vendita delle indulgenze, sacramenti a pagamento, testamenti estorti o falsificati etc.
All’interno del cristianesimo è comunque esistito fin dai primi secoli un filone minoritario composto da membri del clero e del laicato vicini al popolo sfruttato. Nel testo si accenna, per esempio, al ruolo antilatifondista e dalla parte dei contadini poveri svolto dagli eretici pelagiani dell’Africa settentrionale.
L’antisemitismo cattolico ha un ampio spazio nel testo e l’autore non manca di fare espliciti riferimenti e paragoni con l’antisemitismo nazista. Più volte se ne denuncia il carattere talora ancora più violento di quello hitleriano ed alcune prescrizioni clericali sono di chiara natura discriminatoria: per esempio matrimoni misti vietati come anche semplici rapporti di stretta amicizia. La sistematica diffamazione velenosa e calunniosa fu impiegata non solo contro ebrei ma anche contro pagani ed eretici: le accuse verbali erano sempre seguite prima o poi dallo sterminio fisico dei più ostinati a non convertirsi al cattolicesimo.
Il “braccio militare” fu dato dagli imperatori cristiani succeduti a Costantino le cui ecatombi sono ben illustrate nel testo. Già in questo primo volume sono evidenziati i primi roghi di eretici il cui martirio sarà illustrato nei prossimi volumi. Il totale fallimento del messaggio di pace e amore del cristianesimo è ironicamente evidenziato nel paragrafo “La prima guerra fra pii cristiani” che diede inizio ad una serie infinita di battaglie fra battezzati, in cui i rispettivi cleri benedicevano i soldati inviati a massacrarsi a vicenda.
In realtà il cristianesimo non è altro che una commistione di ebraismo, stoicismo e platonismo greco, religione egizia ed altri fedi orientali che nulla poté di fronte a secolari precedenti credenze e superstizioni se non ammantarle di cristianesimo. Così l’ancestrale culto della dea madre si riversa in quello della Madonna, il fanatismo che prima era generato dai culti più strani ed esotici si incanala in quello delle reliquie contese anche a prezzo di scontri violenti fra fedeli, e così via.
I padri della chiesa Ambrogio e Agostino si resero complici di massacri, furono mandanti di feroci repressioni del dissenso, sistematizzarono una teologia omicida che non dava scampo all’eteredosso.
In conclusione questo è un testo documentatissimo ma non arido, vivacizzato dalla satira anticlericale e dall’ironia dissacrante dell’autore.
Piero Marazzani, febbraio 2002