R.

Sindone

Carlo Papini

Sindone

(Una sfida alla scienza e alla fede)

Claudiana Editore, 1998, pagine 175, con molte illustrazioni , lire 19.000

Siamo di fronte ad un testo ben fatto e documentato che dimostra in maniera inoppugnabile la falsità della Sindone. Le numerosissime prove dirette e indirette illustrate dall’autore con ampi riferimenti bibliografici sono:

– la conservazione dei panni funerari di Cristo era un idea del tutto estranea alla mentalità dei cristiani dei primi secoli ed infatti non risulta in alcun testo di storia della chiesa antica;

– nel Medioevo esistevano ben 40 sindoni o sudari di Cristo in giro per l’Europa inventati da preti di pochi scrupoli per abusare della credulità popolare e trarne ottimi guadagni;

– l’attesa dell’imminente ritorno del Messia più volte ribadita nei vangeli rendeva superflua la raccolta delle reliquie di Cristo poiché si credeva che sarebbe tornato di 1ì a poco;

– la “sindone” dei vangeli è da intendersi come abito e non come lenzuo1o, qui siamo in presenza di un equivoco di traduzione simile a quello che ha confuso “Kami1os” (grossa gomena) con camme11o;

– Gesù fu lavato prima della sepoltura e quindi la Sindone è chiaramente falsa poiché il corpo che avrebbe avvolto sarebbe stato chiaramente quello di una persona sepolta senza lavaggio;

– esperti di archivistica consultati nel 1902 da papa Leone XIII attestarono la sua falsità scrivendo nella loro relazione “non sustinetur”, cioè non è sostenibile la sua autenticità

– la disposizione delle mani incrociate sul pube è “impura” e contraria alle usanze ebraiche dell’epoca, che prescrivevano invece “le braccia distese lungo i fianchi”;

– l’eccessiva lunghezza delle braccia e delle dita ne conferma l’origine artificiale. Possibile che Dio si faccia uomo incarnandosi in un individuo con membra di proporzioni scimmiesche ?;

– i panni funerari ebraici non coprivano il viso del defunto che era invece avvolto da un altro panno detto sudario. Come si spiega la doppia impronta?;

– le raffigurazioni di Gesù in affreschi delle catacombe romane non collimano affatto con l’uomo della Sindone poiché vi è stato raffigurato con capelli corti, senza barba e con le braccia corte;

-la radiodatazione fatta in contemporanea a Zurigo, Oxford e Tucson ha confermato in maniera inequivocabile l’epoca medievale del lino, il quale è stato perfettamente pulito e sgrassato prima delle analisi;

Il libro è un testo ampio e documentato che riporta molte altre prove della falsità della Sindone. Il vero motivo per cui la Sindone di Torino è arrivata a tale notorietà risiede nell’essere stata per secoli proprietà dei Savoia, che hanno dato alla chiesa papi e cardinali e sostegno politico-militare contro gli eretici ginevrini. Smentire la loro Sindone significava giocarsi la loro fedeltà per cui il papato preferì, pur sapendo falsa la Sindone, lasciar fare.

Piero Marazzani, 1999