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La strategia della paura

Angelo Ventrone

La strategia della paura

(Eversione e stragismo nell’Italia del Novecento)

Mondadori, Milano, 2019, pagine 300, euro 22,00

Saggio storico ben documentato ma reticente, sia nell’omissione di alcuni clamorosi tentativi bombaroli fascisti, sia nell’inserto fotografico a pagina 162, sia nel dimenticare Enrico Rovelli, informatore bollatese della PS in codice “Anna Bolena”, sia riguardo al ministro dell’Interno Franco Restivo:

– il principe Junio Valerio Borghese, discendente di papa Paolo V, progettò con altri repubblichini della X Mas di minare un grattacielo a New York nel 1944 (Storia Illustrata, febbraio 1984, pp.64-65). Sono quindi dimostrati anche storicamente i suoi cronici propositi stragisti. Tali fatti vanno sempre detti in sede storica in quanto avvalorano la sua pericolosità per lo Stato democratico!

  • nell’inserto fotografico del libro manca la foto che ritrae insieme Gelli e Andreotti a riprova anche visiva delle connivenze della destra DC con lo stragismo fascista ( potrebbe essere una censura dell’editore Berlusconi, proprietario della Mondadori, già iscritto alla P2 di Gelli)

-Enrico Rovelli era un infiltrato della PS fra gli anarchici. La Questura contava molto su una sua testimonianza per incastrare Pinelli e Valpreda per cui fu convocato già la sera del 12 dicembre, ma non tradì i compagni, la PS si ritrovò senza niente in mano per cui fu indotta a torchiare crudelmente il ferroviere Giuseppe Pinelli, innocente, fino ad ucciderlo

  • il ministro degli Interni democristiano Franco Restivo era figlio del deputato fascista Empedocle Restivo, ciò andrebbe sempre detto per inquadrare meglio le nomine di elementi ex fascisti in importanti questure
  • trattando degli anni ’40 il testo omette un clamoroso caso di trasporto in treno di tritolo da Roma a Taranto effettuato da iscritti al MSI ed ex militari della X Mas, arrestati in flagranza di reato dalla PS e finiti su tutti i giornali (Archivio La Stampa 25-1-1949)

I disastri perpetrati dai servizi segreti deviati e dall’ufficio affari riservati sono ben evidenziati nel libro, ma chi ne nominava i responsabili? Il libro non mette bene in relazione i ministri della destra DC con la specifica nomina di tali equivoci personaggi. Evidentemente non controllarono bene il loro curriculum o, al contrario, sapevano bene che erano anticomunisti esaltati pronti a tutto, infischiandosene di commettere una serie infinita di illegalità, certi di rimanere impuniti. Ma fecero male i loro conti, poiché, sia pure dopo depistaggi e morti sospette, alcuni funzionari furono costretti a fuggire all’estero per salvarsi dal carcere. Si erano dimenticati che in Italia esiste una magistratura la quale ti può arrestare anche solo in presenza di indizi e testimonianze indirette.

Le corresponsabilità della CIA e della NATO sono ben evidenziate in più passi del libro ma manca un Indice specifico che aiuti il lettore a districarsi. In un’auspicabile prossima edizione più accurata, mettere un Indice specifico per CIA, NATO, SIM, SISDE,UAR ecc. Inoltre non si segnala come gli archivi della NATO e del KGB sono ancora chiusi agli studiosi. Bisogna chiedere con forza che, almeno dopo 50 anni, tutti i documenti storici siano finalmente messi a disposizione degli studiosi !

Per quanto riguarda il clerico-fascismo nel dopoguerra, l’Autore scrive che l’ex capo dell’OVRA fascista fu addirittura messo a capo delle scuole di Polizia dal ministro democristiano Scelba! Sulle tematiche anticlericali è segnalato un’attentato non meglio precisato in un sottoscala del Palazzo Arcivescovile di Milano.

Pierino Marazzani , febbraio 2021