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Premi Nobel

In questi giorni sono stati assegnati i Premi Nobel 2022.

Il loro numero totale dal 1901 in poi è ormai notevole, tra circa 4-5 anni supereranno il numero di mille, al 95% nati nell’emisfero boreale, cioè a nord dell’equatore del nostro pianeta.

I Premi Nobel rappresentano un sicuro campione statistico di persone dotate di elevate capacità intellettive con l’eccezione dei Premi Nobel per la Pace nei quali si valorizzano soprattutto eccelse qualità umane.

Fin dalla fine del secolo scorso ho impostato uno studio statistico retrospettivo e prospettivo osservazionale longitudinale sui loro periodi di nascita dopo averli suddivisi nei 366 giorni dell’anno ho calcolato la loro distribuzione nei 12 mesi, nelle 4 stagioni, nei singoli giorni ecc..

Tra i risultati più significativi emersi segnalo quello che si evidenzia confrontando i Nobel scientifici nati nei primi 30 giorni delle quattro stagioni: -42,68% confrontando i Nobel nati all’inizio dell’inverno con quelli nati all’inizio dell’autunno. L’effetto negativo del clima invernale sul cervello dei nati in questa stagione è spiegato soprattutto con le poche ore di luce e con l’inquinamento domestico maggiore dovuto alle finestre chiuse (vedi ipotesi patogenetica allegata). Si osserva poi un aumento di frequenza dei Nobel scientifici suddividendo la stagione invernale in tre periodi di 30 giorni a partire dal 21 dicembre fino al 20 marzo.

Ottobre, 2020

I 10 giorni consecutivi con il maggior numero di Premi Nobel scientifici sono gli ultimi 10 giorni di agosto: 29

I 10 giorni consecutivi con meno Nobel scientifici sono i primi 10 giorni di gennaio: solo 11

Tale differenza di quasi il triplo è una evidenza statistica che nella nostra specie le capacità scientifiche di alto livello dipendono anche dal periodo di nascita. In particolare lo scarso risultato dei nati all’inizio di gennaio potrebbe dipendere anche da fattori climatici, poche ore di luce, freddo…