R.

Opere in I edizione nel 2008

Aldo Colonna

Catechismo anticlericale per credenti e laici

Castelvecchi Editore, Roma, 2008, pagine 225, euro 16,00

È un testo di polemica denuncia contro i misfatti clericali e gli scandalosi privilegi della Chiesa Cattolica. Pur dichiarandosi ateo sulla base di un’assoluta mancanza di fede, l’autore rinuncia da un attacco diretto al cristianesimo per concentrarsi su alcuni aspetti deteriori di questa religione, incensata in maniera esorbitante su tutti i canali.

Moltissimi ministri fanno a gara a chi ossequia di più i ministri di culto cattolici: per esempio il presidente della Regione Campania Bassolino addirittura baciò in pubblico le mani del cardinal Giordano, noto per le sue connivenze con suo fratello, arrestato per usura.

L’anticlericalismo dell’autore nasce “dalla pervicace invadenza della Chiesa nella società civile e continuerò ad essere dichiaratamente, ferocemente anticlericale, finché la Chiesa, con i suoi atteggiamenti, continuerà ad essere manifestamente anticostituzionale”.

La Chiesa sarebbe intimamente “fascista” per la sua natura liberticida e totalitaria. Non si comprende quindi come esponenti democratici e di sinistra abbiano condannato il pacato dissenso dei 67 insegnanti dell’Università “La Sapienza” di Roma in occasione di una mancata visita del papa.

L’attuale concordato firmato da Craxi nel 1984 presenta aspetti estremamente negativi su cui il testo si sofferma, tra l’altro si segnala che tale trattato comporta una spesa di circa un miliardo di euro l’anno per pagare gli insegnanti di religione. L’autore difende la legge 194 dichiarandosi contrario a qualsiasi moratoria per l’aborto. Bisogna invece abolire al più presto la legge 40 sulla procreazione assistita che ha generato un “turismo procreativo” verso l’estero.

Lo stato di degradazione morale in cui vive parte del clero è denunciato nel capitolo “Il sesso in tonaca. Pedofilia e abuso”. Anche sindoni e miracoli vari sono bersagliati dalla penna satirico-polemica dell’autore: il presunto prodigio relativo alla buona conservazione della salma di padre Pio è smontato con il curioso paragone con il corpo di Luigi Tenco, anch’esso ritrovato intatto.

In conclusione atei e credenti possono convivere serenamente ma, purtroppo, ciò non avviene a causa delle continue prepotenze clericali.

Pierino Marazzani