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Opere in I edizione nel 2004

Filippo Trasatti
Lessico minimo di pedagogia libertaria
Eleuthera Editore, Milano, 2004, pagine 168, euro 12,00

È un agile testo che raccoglie in ordine alfabetico una serie di pensatori libertari e di termini attinenti alla pedagogia al fine di rilanciare un discorso critico all’attuale sistema scolastico. Il nesso tra i modelli e i contenuti educativi e la natura del potere nei vari Stati può essere evidenziato a partire dai libri di storia. Infatti, non vi è materia più manipolata di questa a causa dei suoi nessi con la politica. Un’educazione libera non può che partire dall’analisi degli autoritarismi che soffocano la verità storica, in primo luogo quello clericale, particolarmente accentuato in Italia.

La pedagogia libertaria può essere un fondamentale strumento di liberazione dalle superstizioni fideistiche. La critica alle strutture cristallizzate di potere fu portata avanti anche da Giordano Bruno. Questa cultura del dubbio, che è alla base della critica razionalista antireligiosa, fu teorizzata – per esempio – dal noto pediatra e scrittore milanese Marcello Bernardi nella sua battaglia in difesa dei bambini contro il potere che voleva trasformarli in “Cittadini-modello amorfi, incapaci di critica, di libero-pensiero, di ribellione, formati a inchinarsi e obbedire”.

La manipolazione del bambino parte innanzi tutto dai libri di storia in cui si occulta, sia nel testo sia nell’iconografia, o si minimizza tutto ciò che può mettere in dubbio l’autorità e il prestigio clericale. Nella stessa ora di religione la Bibbia è presentata in forma minimale omettendone i passi attinenti al sesso. Non a caso la Bibbia fu messa all’Indice per secoli.

Ma, oltre ai contenuti sono fondamentali i metodi, e il testo si scaglia contro quelli “gesuitici”, espressione della reazione oscurantista clericale.

Le scuole clericali, sessuofobiche e repressive, cagionano spesso negli alunni tabù e nevrosi che possono portare alla pedofilia, all’impotenza, all’aborto clandestino per totale ignoranza dei più elementari metodi contraccettivi.

Nel testo si presentano autorevoli esempi di scuole alternative a cominciare da quelle di Ferrer a Barcellona.

Il successo di queste scuole diede molto fastidio al clero che ordì una montatura poliziesca per cui questo ottimo insegnante fu fucilato alla stregua di un pericoloso terrorista. Nel testo si citano le Università Popolari come uno degli esempi di educazione alternativa.

Pierino Marazzani, gennaio 2006