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La Chiesa che mente

KARLHEINZ DESCHNER

LA CHIESA CHE MENTE (I retroscena delle falsificazioni ecclesiastiche)

A cura di Luciano Franceschetti

MASSARI EDITORE, Bolsena, 2001, pagine 160, Euro 11,36

E’ un ottimo testo di controinformazione in materia di dogmi e sacramenti, redatto in forma agile e facilmente leggibile essendo suddiviso in brevi paragrafi. Il libro è dotato di una bibliografia di ben 400 titoli ma purtroppo manca l’indice dei nomi.

Vi si contesta la storicità dei vangeli a causa della quasi totale mancanza in essi sia di date sia dei luoghi cui si riferiscono: non sono altro che frutti letterari mitologici creati in un particolare periodo della storia dell’ebraismo. Inoltre, mancando gli originali dei quattro vangeli, ci sono rimaste infatti solo copie di copie, tali testi circolano in traduzioni estremamente diverse fra loro anche riferendosi ai singoli autori. Siamo in presenza di una giungla di varianti, aggiunte ed omissioni in contraddizione le une con le altre per cui identificare la presunta asserita vera parola di Dio è impresa ardua se non impossibile. Ma anche ammettendo che le attuali traduzioni più accreditate siano quelle vere rimangono comunque circa 16 contraddizioni principali fra i quattro vangeli, che l’autore illustra con chiarezza: sono incoerenze di tempo, di luogo, di parole e di fatti che portano ad affermazioni perentorie sull’estrema inaffidabilità di questi scritti. Quanto ai presunti miracoli l’unico vero è la fede che tali scempiaggini hanno saputo suscitare tra il popolo ingenuo. L’autore batte molto sull’erronea prossima fine del mondo profetizzata da Cristo, citando anche autorevoli teologi: “non c’è bisogno di dire che Gesù si è ingannato riguardo all’attesa della incombente fine del mondo”.

Un attacco alla chiesa di natura storico-morale prende lo spunto dal clamoroso ribaltamento dell’intransigente pacifismo dei primi secoli: dalla non violenza alle guerre sante, dal ripudio del servizio militare alle benedizioni di armi ed armigeri. Liturgia, dogmi e sacramenti sono brutalmente scopiazzati da precedenti culti pagani babilonesi, egizi, greci e forse buddisti: sconcertanti paralleli inducono l’autore a denunciare la pia frode cristiana. Per esempio: il battesimo per immersione e l’acqua santa con cui lavarsi le mani entrando nei templi erano già riti praticati dai sacerdoti egizi da millenni.

Dopo i primi secoli emerse all’interno del cristianesimo una vera e propria casta clericale che si arrogò ogni diritto e ogni potere emarginando laici e donne cui fu precluso il sacerdozio e perfino il diritto di parola nelle assemblee ecclesiali. Bisognerà aspettare la Riforma protestante per vedere una corrente del cristianesimo ridurre drasticamente l’arroganza clericale. L’autore accenna anche alla tragedia degli eretici anabattisti che a migliaia furono giustiziati nel secolo XVI, sia dai cattolici sia dai luterani, per la loro intransigenza nel negare il battesimo ai neonati. E’ un grave abuso, ragiona l’autore, che delle persone possano arrogarsi di violentare religiosamente un’altra persona priva di qualsiasi difesa, rendendola forzatamente membro di un’organizzazione che, per la sua intrinseca logica teologica, non prevede assolutamente l’abbandono o l’uscita dalla medesima, dato che l’azione di Dio sull’infante tramite il battesimo sarebbe irrevocabile.

Il sacramento dell’estrema unzione non è altro che un “ingrassaggio” della pelle della fronte con olio di oliva, il cui vero scopo è quello di mettere le mani sull’eventuale eredità del defunto. La strumentalità della confessione auricolare al prete è dimostrata dall’autore su base storico-teologica perché, infatti, fu istituita solo a scopo spionistico dopo il clamoroso sviluppo delle eresie catare e valdesi. Per quanto riguarda gli infiniti fanatismi e falsificazioni relativi alle indulgenze, nel testo è presente un capitolo apposito che lascia largo spazio alla satira storica anticlericale. Il libro si conclude con un durissimo attacco al papato e alla sua presunta infallibilità, fondata su prove bibliche inconsistenti e smentita dalla sua stessa controversa storia.

ottobre 2002