I sacri abusi
Roberto Anzellotti
I sacri abusi
(Abusi edilizi e speculazioni immobiliari della Santa Sede, a Roma, dal secondo dopoguerra a oggi)
Tempesta Editore, Roma, 2015, pagine 93, euro 10,50
Agile saggio polemico su uno dei tanti comportamenti poco etici cui la chiesa cattolica ci ha abituato da sempre. Invece di preoccuparsi dei molti senza casa di Roma che vivono sotto i ponti o in remote catapecchie periferiche senza servizi igienici, il Vaticano ha sempre mirato al massimo profitto e questo libro lo dimostra chiaramente. Approfittando di una miriade di privilegi, esoneri, esenzioni, favoritismi, omissioni e sudditanze il papato si è arricchito con una serie di clamorose speculazioni edilizie di risonanza internazionale. Il testo presenta numerosi esempi:
– in occasione del Giubileo del 2000 se ne videro delle belle “Fu una farsa, da tutti riconosciuta come tale ma nessuno osò mettere i bastoni tra le ruote” al Vaticano e ai suoi accoliti
- negli anni ’70 “Presa dall’ansia di reinvestire il suo patrimonio la Santa Sede in periodi successivi si disfa perfino dell’intero complesso di via della Dataria” sempre col solo e unico criterio del massimo profitto ecc. ecc.
Anche vari ricchi ordini religiosi sono contemplati con precisi dati economici sulle loro speculazioni al massimo profitto: altro che voto di povertà, “nulla di più falso”!
Nelle “Appendici” sono trattati altri gravi misfatti clericali tali da poter definire la chiesa cattolica romana “la più antica, efferata associazione a delinquere”. I nipoti dei papi si sono arricchiti grazie al decisivo appoggio dei loro zii pontefici: il testo cita i nipoti Pacelli che avrebbero accumulato patrimoni da centinaia di milioni di euro ecc.
Le storiche complicità clerico-fasciste sono contemplate nel paragrafo: “L’impero segreto del Vaticano edificato col denaro di Mussolini”.
Pierino Marazzani, giugno 2021