Pierino Marazzani

EVIDENZE STATISTICHE DI MINORI CAPACITA’ INTELLETTIVE DI ALTISSIMO
LIVELLO NEI NATI NELL’EMISFERO BOREALE ALL’INIZIO DELL’INVERNO
Marazzani Pierino Giovanni, medico di medicina generale ASST-Rhodense in pensione dal 2019
pierinomarazzani.it, pierinogiovannimarazzani@gmail.com NOVEMBRE 2022
Essendo di famiglia originaria di Corteno Golgi, comune di nascita del premio Nobel Camillo
Golgi, mi sono da tempo interessato allo studio delle biografie dei vincitori di tale premio
suddividendoli anche per periodi di nascita ( noti al 99% e riportati sul mio sito pierinomarazzani.it
alla pagina “Nobel in the year” ). Essendo specializzato in Medicina del lavoro con tesi di laurea e
specialità attinenti direttamente o indirettamente all’ossido di carbonio e sulla base di numerosi
studi epidemiologici sugli effetti del CO a livello del SNC ritengo possibile attribuire il riscontro di
una minore percentuale di Nobel scientifici tra i nati all’inizio dell’inverno anche ad una
intossicazione sub-clinica di massa provocata dall’indoor pollution aggravato dalle finestre chiuse a
causa del clima freddo invernale.
E’ documentato come l’età infantile rende più sensibili agli inquinanti, che in inverno l’inquinamento
è peggiore in quanto fortemente arricchito da particelle ultrafini e che il riscaldamento domestico è
responsabile del 30-40% delle polveri che penetrano nelle abitazioni dall’esterno.
Inoltre vari studi epidemiologici hanno documentato danni al SNC dovuti all’IPOVITAMINOSI D
dovuta anche alle poche ore di luce tipiche dell’inizio dell’inverno.
Premettendo che i vincitori dei Nobel scientifici sono sicuramente persone con capacità intellettive
di altissimo livello, che il loro numero di 957 costituisce ormai un campione statistico di tutto
rispetto e che al 95% sono nati nell’emisfero boreale passo quindi a presentare la tabella n°1:
Tabella n°1
PREMI NOBEL SCIENTIFICI 1901-2022 (MEDICINA, FISICA, CHIMICA, ECONOMIA)

NATI NEI PRIMI 30 GIORNI DELLE 4 STAGIONI (fonti : nobel.org)

Il dato statistico che emerge da questa tabella è la differenza negativa tra i Nobel conseguiti dai nati
all’inizio dell’inverno confrontati con quelli dei nati nei primi 30 giorni delle altre stagioni:
Si osserva una differenza negativa rispetto ai nati inizio Autunno di -41,25%
Si osserva una differenza negativa rispetto ai nati inizio Estate di -38,96%
Si osserva una differenza negativa rispetto ai nati inizio Primavera di -30,88%
Ma anche all’interno della stessa stagione invernale boreale si osserva un aumento di frequenza dei
Nobel scientifici all’aumentare delle ore di luce e al diminuire delle ore di riscaldamento
domestico,tabella n°2:
Tabella n°2
PREMI NOBEL SCIENTIFICI 1901-2022 (MEDICINA, FISICA, CHIMICA, ECONOMIA)
NATI IN INVERNO E SUDDIVISI IN 3 PERIODI DI 30 GIORNI (fonti :nobel.org)
PERIODO NUMERO NOBEL SCIENTIFICI VINTI

Comunque anche per quanto riguarda i premi Nobel per la Letteratura si nota un evidente
riproducibilità del dato statistico delle minori elevate capacità intellettive dei nati nei primi 30
giorni dell’inverno: a fronte di un dato atteso del 8,33% circa i nati in questo periodo hanno vinto
solo 4 premi Nobel su 119 pari al 3,36%.
Ho poi elaborato la seguente tabella n°3 che confronta i Nobel scientifici nati nei primi 30 giorni
dell’inverno con quelli nati nei primi 30 giorni dell’autunno suddividendoli per decenni:
Tabella n°3
PREMI NOBEL SCIENTIFICI 1901-2020 (MEDICINA, FISICA, CHIMICA, ECONOMIA)
NATI NEI PRIMI 30 GIORNI DELL’INVERNO CONFRONTATI CON QUELLI NATI NEI
PRIMI 30 GIORNI DELL’AUTUNNO SUDDIVIDENDOLI PER DECENNI

Il dato statistico del minor numero di premi Nobel scientifici nati nei primi 30 giorni dell’inverno si
è riprodotto in 9 decenni su 12.
Inoltre per quanto riguarda i premi Nobel in Fisica si osserva che nel mese di dicembre la loro
frequenza giornaliera si modifica da 0,7 premi Nobel in Fisica /die nel periodo 1-20 dicembre a
0,09 premi Nobel in Fisica/die nel periodo 21-31 dicembre ( 15 contro 1). Questi 16 premi Nobel in
Fisica sono tutti nati nell’emisfero boreale.
Infine, ricerche fatte sul web sulla distribuzione delle nascite nei 12 mesi dell’anno in USA, Italia,
Francia e Gran Bretagna hanno dimostrato che le variazioni mensili non superano il +-15%