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Autobiografia di un sovversivo (1889-1923)

Giuseppe Alberganti
Autobiografia di un sovversivo (1889-1923)
(A cura di Massimo Bianchi)
Biblion Edizioni, Milano, 2020, pagine 107, euro 12,00
Il testo riporta uno scritto autobiografico del noto dirigente
sindacale comunista (1898-1980). Deputato e senatore,
combattente antifascista, la sua vita è riassunta nell’apposita voce
wikipedia. Negli anni Settanta uscì dal PCI dissentendo dalla
svolta moderata di tale partito che lo portò nel 1984 a votare il
concordato craxiano col Vaticano.
Fu sempre un ateo coerente rifiutando i sacramenti in punto di
morte come pure i funerali religiosi.
Il libro è corredato da Indice dei Nomi in cui manca ogni
riferimento critico anticlericale o antireligioso, di conseguenza si
può catalogare Alberganti come un tipico esempio di ateo puro
non anticlericale.
Il suo ignorare il ruolo plurisecolare reazionario del Vaticano e del
clero ambrosiano è un tipico errore di analisi politica di quasi tutti
i comunisti di allora e di oggi.
Comunque negli anni Trenta Togliatti, a seguito del concordato
clerico-fascista del 1929, scrisse vari articoli sulla stampa
comunista in esilio denunciando tale ruolo reazionario pontificio:
“Se oggi entrate in una chiesa e sentite il curato tuonare contro la
barbarie sovietica oppure leggete il bollettino della parrocchia del
Sacro Cuore è ancora questo tema che voi ritrovate, eterno,
insistente, noioso come i ritornelli delle litanie” (Togliatti, opere
complete in ordine cronologico, 23 settembre 1933).
In quell’anno il Vaticano aveva addirittura firmato un concordato
con Hitler!!
Pierino Marazzani, dicembre 2021