La scorta di Enrico
Luca Telese
La scorta di Enrico
Berlinguer e i suoi uomini: una storia di popolo
Solferino, Milano, 2022, pagine 409, euro 22,00
Saggio storico-narrativo privo di bibliografia, illustrazioni e Indice dei
Nomi. E’ un testo comunque interessante anche da un punto di vista
laicista poiché riporta fatti e testimonianze poco note:
– Berlinguer dichiarò in una nota intervista: “Da ragazzo c’era in me un
sentimento di ribellione. Contestavo tutto, la religione, lo Stato, le
frasi fatte, le usanze sociali. Avevo letto Bakunin e mi sentivo un
anarchico”
– la moglie di Dante, l’autista di Berlinguer, cita Giordano Bruno:
“andammo a prendere il primo cappuccino della nostra vita a Campo
de’ Fiori, proprio sotto la statua di Giordano Bruno”
– Alberto Marani, della scorta di Berlinguer, così ricorda le sue nozze:
“Ci sposammo in Campidoglio, con un rito civile”
– si ricorda un affollato comizio filo-divorzista di Berlinguer del 1974
in cui “con le sue parole sulla laicità potrebbe rivolgersi benissimo a
noi e ai nostri tempi”. Così disse: “Si vuole forse uno Stato
teocratico, confessionale, che imponga a tutti i cittadini l’obbligo di
osservare i precetti e i sacramenti di una religione?…L’Italia è giunta
assai tardi all’unità nazionale anche perché fino a un secolo fa è
esistito uno Stato Pontificio”. Parole azzeccate!
– Si riferiscono poi gravi episodi di fanatica propaganda clericale
antidivorzista consistenti nel plagio di bambini piccoli che
frequentavano asili confessionali tramite predicozzi bigotti e
“volantini intimidatori e provocatori”
Mentre tali ragionamenti di Berlinguer si sono dimostrati esatti e
condivisibili, la storia della Chiesa cattolica ha dimostrato la verità delle
accuse connesse alla pedofilia ecclesiastica e agli scandali finanziari
vaticani fatte fin dai tempi dell’ anticlericalismo ottocentesco.
Quindi Berlinguer si sbagliava riguardo all’anticlericalismo, visto come
“abito mentale” da abbandonare: i fatti hanno dimostrato che un decisa
critica della gerarchia cattolica era ed è perfettamente giustificata.
Quanto poi alla “derisione dei suoi principi e dei suoi riti” siamo nel
campo della libertà di pensiero e satira, bastava condannare gli eccessi.
Pierino Marazzani, agosto 2022