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L’inganno delle religioni

Francesco Cavalli-Sforza

L’inganno delle religioni

Codice Edizioni, Torino, 2017, pagine 166, euro 16,00

Saggio divulgativo polemico che evidenzia “una connessione inestricabile tra religione e guerra” all’interno di una lunga storia di violenza e di abuso della credulità popolare. La “guerra all’infedele” perpetrata dal clero cattolico portò in occidente al “completo sterminio degli albigesi” ma fallì nel Levante dove il risultato a lungo termine fu quasi nullo, per cui i cristiani locali furono sottoposti a continue vessazioni fino ad essere massacrati in massa come capitò ai cristiani armeni nel 1915.

L’arrivo dei cattolici in America portò al genocidio della popolazione indigena: “nei cento anni successivi all’arrivo di Colombo, muoiono quasi 60 milioni di amerindi”. L’Autore nota poi giustamente come tale genocidio cristiano sia nascosto nei libri scolastici di storia al fine di non danneggiare la falsa immagine che della chiesa cattolica viene rappresentata nei libri usati nell’ora di religione: “non sia mai che qualcuno si accorga che sono stati gli europei i veri selvaggi”.

Le religioni hanno sempre fatto leva proprio sull’ignoranza che ha accompagnato la storia umana.

Bisogna lasciarsi alle spalle l’idea di Dio e, per chi vuole comunque coltivare alcune forme di spiritualità, il libro ne suggerisce alcune nei capitoli “Il senso del sacro” e “E invece di Dio?”.

In conclusione “Un mondo senza Dio è più libero di dare forma a se stesso, e non avendo direttrici predefinite può costruire le proprie” su basi umanistiche o scientifico-razionalistiche a seconda dei gusti.

Pierino Marazzani, marzo 2021