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Faccia da mostro

Lirio Abbate
Faccia da mostro
(Un ex poliziotto , omicidi eccellenti e stragi di mafia, una donna legata a
Gladio, un mistero che dura trent’anni)
Rizzoli, Milano, 2021, pagine 231, euro 18,00
Saggio d’inchiesta privo di bibliografia e Indice dei Nomi ma corredato da
fotografie e riproduzioni di documenti. Una Cronologia aiuta il lettore a
districarsi fra indizi e testimonianze che collocano Giovanni Aiello Pantaleone,
nato a Montauro, Catanzaro, il 3 febbraio 1946, al centro di plurime trame
sanguinose eversive su mandato dei soliti servizi deviati a favore della
criminalità organizzata mafiosa ecc.
Ma quali servizi? Il testo non lo precisa ma risultano inequivocabili “telefonate
da utenze collegate all’esercito e al 31° stormo dell’aeronautica che si occupa
dei voli di Stato”.
Tutti i fatti citati nel libro si svolsero in epoche in cui la DC e altre forze
politiche filoclericali nominavano Capi della Polizia e Questori, inetti incapaci
o addirittura collusi con criminali e fascisti: “Aiello era un estremista di
destra”, “Aiello era di estrema destra”. Il testo conferma come certi clan mafiosi
“Sono coinvolti anche nel fallito golpe Borghese”, il noto principe papalino,
discendente di pontefici. Un paragrafo è intitolato “Cocaina, palazzi, fascisti,
orologi”. Forse non per caso Aiello era tra Padova e Venezia nel 1968-1971
come risulta da una fotocopia riportata nel libro, e quindi a presumibile
contatto con gli stragisti veneti Freda e Ventura.
Per quanto riguarda la NATO è citata nel paragrafo “Niente armi e tanto vino” a
proposito “di documenti all’epoca esplosivi” negli anni ’80.
Ma purtroppo un molto opportuno “infarto di Stato” ha impedito “con
eccezionale tempismo” di coronare anni di indagini con il suo arresto per cui la
magistratura dispone l’archiviazione degli atti. Resta però il fatto
incontrovertibile che fino alla mattina della sua morte l’Aiello stava bene e
accudiva alle sue imbarcazioni in spiaggia.
Si può infine ipotizzare un origine militare comune dei 58 candelotti di
dinamite del fallito attentato nel 1989 contro il giudice Falcone, vedi il
paragrafo “L’attentato”, e i 36 candelotti del fallito attentato contro la Coop di
Bollate del 1973?
La matrice fascista dell’attentato di Bollate è accertata con certezza, come pure
l’origine militare dell’esplosivo, mentre per l’attentato contro Falcone rimangono
i fondati sospetti della presenza di Aiello sul luogo della tentata strage come
pure le sue simpatie fascistoidi e contatti indiretti con l’esercito.
Pierino Marazzani, gennaio 2022